L’impianto fotovoltaico è un sistema che produce energia elettrica a partire dall’energia
solare, la quale è completamente rinnovabile e inesauribile. Si tratta dunque del mezzo
ideale per autoprodurre energia e conseguentemente abbattere i costi delle bollette in
maniera ecosostenibile.
In questo articolo verrà spiegato perché scegliere di sfruttare l’energia solare, quanto è
ecosostenibile questa scelta e quali sono vantaggi del fotovoltaico.
Differenza tra fotovoltaico e pannelli solari
Prima di tutto, è importante capire la differenza tra un impianto fotovoltaico e un impianto a
pannelli solari:
– gli impianti a pannelli solari termici vengono utilizzati per la produzione di acqua
calda ad uso sanitario e acqua destinata agli impianti di riscaldamento;
– i pannelli fotovoltaici, invece, convertono le radiazioni solari in energia elettrica,
senza l'utilizzo di alcun combustibile e quindi senza emissioni di anidride carbonica,
la quale rientra tra i Greenhouse gas, ovvero quei gas che maggiormente
contribuiscono al riscaldamento del pianeta.
Funzionamento impianto fotovoltaico
Un pannello fotovoltaico è composto da due elementi fondamentali: il modulo fotovoltaico e
l’inverter.
Le unità di base del modulo fotovoltaico, dette celle, sono lastre costituite da un materiale
semiconduttore, prevalentemente silicio. Le celle sono poi posizionate una adiacente all’altra
e collegate tra loro. Al fine di proteggere questo sistema, viene montato uno speciale vetro di
copertura, appositamente trattato per ottenere la massima resa di energia.
È bene ricordare che questa tipologia di pannelli sfrutta l’irraggiamento del sole e non il
calore dell’aria: quando le particelle di luce, i fotoni, colpiscono la superficie di una cella, la
loro energia viene trasferita agli elettroni. Una volta caricati elettricamente, gli elettroni
fluiscono nel circuito, producendo corrente elettrica: per questo motivo non c’è bisogno di un
clima particolarmente caldo, anzi, l’efficienza è massima quando la temperatura delle celle
resta al di sotto dei 25°C.
L’inverter è il dispositivo elettronico che trasforma la corrente continua generata dai pannelli
in corrente alternata. La quantità di energia prodotta in unità di tempo, nota come “watt di
picco”, è direttamente proporzionale al numero di celle.
Esistono 2 principali tipologie di fotovoltaico:
1. FOTOVOLTAICO CON ACCUMULO
Si tratta di un impianto provvisto di una batteria ricaricabile, che consente quindi di
accumulare l’energia elettrica prodotta.
Questa possibilità si traduce in un aumento del grado di autonomia della rete elettrica, in
quanto l’energia stoccata può essere utilizzata in qualsiasi momento, anche quando
l’impianto non è in funzione, ma anche in un decremento del costo delle bollette, in
quanto vi sarà un quantitativo minore di energia prelevata dalla rete nazionale.
2. FOTOVOLTAICO SENZA ACCUMULO
È un impianto standard non munito di meccanismo per immagazzinare l’energia elettrica:
questo significa che produrrà energia pronta ad essere utilizzata al momento stesso
della produzione. Nei momenti in cui l’impianto non è in funzione, ad esempio nelle ore
notturne o in caso di giornate piovose o con scarso irraggiamento, è possibile comunque
ricorrere alla rete elettrica.
Questa tipologia di impianto fotovoltaico può essere vantaggioso nell’ambito di un’attività
industriale o commerciale, i cui orari di lavoro coincidono per la maggior parte con le ore di
irraggiamento, sia esso diretto o indiretto.
Vantaggi
I vantaggi derivanti dall’installazione di un impianto fotovoltaico sono molteplici: come detto
precedentemente, vi sarà un risparmio in bolletta, proprio perché si preleverà meno
energia dalla rete nazionale. Inoltre, l’energia auto-prodotta che non viene consumata,
viene immessa nella rete elettrica e pagata grazie al contratto di scambio sul posto stipulato
con il GSE, ovvero il Gestore dei Servizi Energetici.
Come sarà facilmente intuibile, l’immobile aumenterà di valore: installare un impianto
fotovoltaico permette di migliorare l’efficienza energetica del locale in questione, il che si
riflette in una rivalutazione economica grazie al miglioramento della classe energetica.
È un investimento che, nel tempo, è diventato accessibile. Negli ultimi anni i prezzi del
fotovoltaico sono calati quasi di un terzo, anche grazie alla crescente richiesta di
installazioni. Inoltre, grazie anche alle detrazioni (leggi il nostro articolo sugli incentivi statali
al link: https://bessoneimpianti.it/acquistare-un-climatizzatore-senza-rinunciare-alla-qualita-
con-gli-incentivi-statali-e-possibile/) e ai guadagni derivanti dallo scambio sul posto, è
possibile ammortizzare i costi nel giro di pochi anni.
Si tratta di un investimento che permette di usufruire dell’energia prodotta per circa 30 anni,
con una riduzione della performance minima nel corso del tempo, pari solamente a circa il
20% in totale.
Il fotovoltaico richiede poca manutenzione e poco spazio: per l’installazione ad uso
domestico bastano circa 20 mq di tetto utilizzabile. Per quanto riguarda la manutenzione, è
sufficiente un controllo annuale con una spesa ridotta.
Ad oggi, inoltre, è possibile prevedere l’installazione in qualsiasi spazio che sia esposto a
sufficiente irraggiamento solare, come tettoie, terrazzi, addirittura a terra e sulle facciate
verticali degli edifici.
È ecosostenibile: con un impianto fotovoltaico si contribuisce alla salvaguardia del territorio
perché non vengono sfruttate risorse naturali esauribili e al contempo si riducono
drasticamente le emissioni di CO2 e sostanze inquinanti. Se installato su larga scala, inoltre,
inciderebbe enormemente sull’acquisto di combustibili fossili da altri Paesi.
Non solo: i pannelli fotovoltaici sono altamente riciclabili! Grazie alla scomposizione nei
vari materiali effettuata da parte di aziende specializzate, si può arrivare ad un riciclo pari al
95%; diventa dunque di fondamentale importanza assicurarsi di smaltirli adeguatamente.
Ritorno sull’investimento
Per calcolare il ritorno sull’investimento di un impianto fotovoltaico, ovvero il rendimento
finanziario dei pannelli solari, è necessario prendere in considerazione una serie di variabili,
quali:
➢ la tecnologia dei pannelli fotovoltaici, direttamente correlata alla capacità produttiva
dell’impianto;
➢ la localizzazione dell’impianto, in particolar modo l’inclinazione, l’orientamento e
l’irraggiamento della zona;
➢ il fabbisogno energetico giornaliero e la percentuale di autoconsumo: quest’ultima è
di fatto la variabile più determinante;
➢ l’aumento del prezzo dell’energia;
➢ la possibilità di accedere ad agevolazioni fiscali.
In linea generale si può avere un ritorno sull’investimento in 6-8 anni circa.
È bene sottolineare che i costi rientreranno prima, ad esempio, nel caso di un'installazione
molto soleggiata perché i rendimenti annui di produzione dell’energia elettrica sono più
elevati. Nella progettazione è inoltre importante inserire anche la manutenzione e lo
smaltimento dei pannelli, per avere un prospetto che si avvicini il più possibile al costo totale
dell’impianto.
I nostri esperti di Bessone Impianti sono sempre a vostra disposizione per ulteriori
informazioni in merito.