Ti approcci per la prima volta al mondo dei climatizzatori e non hai idea di come fare la scelta giusta? Leggi questa guida e tutto ti sarà più chiaro!
Primo acquisto: cosa valutare
Innanzitutto, è necessario tenere conto della superficie del locale da climatizzare, sia per massimizzare l’efficienza della macchina ma anche il risparmio energetico. In quest’ottica, è assolutamente sconsigliata l’installazione di un singolo condizionatore più potente per rinfrescare tutto il locale: il risultato non solo sarà non sarà soddisfacente, in quanto si avrà una stanza di gran lunga più fredda delle altre, ma vi sarà anche un enorme spreco di energia.
Nei limiti del possibile, cerca sempre di avere un condizionatore per stanza, o almeno un condizionatore in ogni stanza principale: prendendo ad esempio un quadrilocale, si potrebbe pensare di avere un climatizzatore nel salotto e uno nella camera da letto.
L’unità di misura presa in considerazione per valutare la potenza di un condizionatore (e di conseguenza, l’adeguatezza) è il BTU, ovvero il British Thermal Unit, in particolar modo il BTU per ora (BTU/h).
Di seguito, una semplice tabella di riferimento per farsi un’idea di quale dispositivo scegliere in funzione dei metri quadrati della stanza.
Stanza (m2) | BTU/h necessari |
0-10 | 5.000 |
10-15 | 7.000 |
15-25 | 9.000 |
25-40 | 12.000 |
40-50 | 15.000 |
50-60 | 18.000 |
Il secondo step riguarda il posizionamento del condizionatore all’interno del locale scelto: tenendo conto che per il principio dei moti convettivi l’aria calda tende a salire, mentre quella fredda a scendere – facilitando così l’omogeneizzarsi della temperatura -, il consiglio è quello di identificare uno spazio nella parte alta della parete, che sia ad almeno 15-20 cm dai mobili circostanti e lontano da eventuali tende, affinché non vi siano interferenze con la circolazione d’aria.
Consigli:
- per soffitti molto alti: non installare i climatizzatori a ridosso dei soffitti, poiché si potrebbe andare a ridurne l’efficienza;
- Camera da letto: lateralmente al letto o sopra la testiera;
- In soggiorno: nelle zone di passaggio;
- In linea generale, ricordare che gli split non dovrebbero mai puntare/essere direzionati su zone in cui le persone potrebbero dover sostare a lungo.
Per quanto riguarda il posizionamento dell’unità esterna, la migliore opzione è trovare uno spazio esterno in cui questa possa essere collocata con libera circolazione d’aria, senza che vi siano ostacoli al deflusso.
Tipologie di condizionatori
MONOBLOCCO
- Portatili: aspirano l’aria calda dalla stanza e la fanno fuoriuscire tramite un tubo che passa per una finestra, la quale deve avere un foro apposito oppure deve restare aperta. Sicuramente può essere una soluzione rapida e a portata di mano, ma consumano molto, rinfrescano poco e sono rumorosi.
- Senza unità esterna: ideali per chi non vuole interferire con l’estetica del locale, validi quindi soprattutto per edifici storici o immobili di valore culturale. Le prestazioni rimangono comunque inferiori rispetto ai modelli con due unità.
SPLIT
- Portatili: sono costituiti da due elementi uniti dal tubo in cui passa il fluido refrigerante. Uno dei difetti di questa tipologia, che in realtà sta per sparire dal mercato, è sempre stato il rumore. Il tubo deve passare per la finestra, appositamente forata oppure lasciata aperta con conseguente dispersione dell’aria fresca.
- Fissi: dotati di compressore esterno cui corrisponde un elemento interno montato fisso a parete nella stanza da rinfrescare. Ci sono modelli che servono solo per rinfrescare e altri, dotati di pompa di calore, che permettono anche di riscaldare l’aria in inverno. Oltre ai modelli tradizionali esistono condizionatori (ormai sono i più diffusi) dotati di sistema inverter, che mantiene stabile la temperatura con costi energetici più contenuti.
- Multi-split: composti da compressore esterno con due o più elementi interni. L’installazione è più complicata rispetto agli split fissi, il vantaggio è che si possono stabilire temperature diverse per i vari ambienti della casa, ma i consumi ne risentono.
Adeguamento e sostituzione condizionatori obsoleti Un aspetto estremamente attuale riguarda l’attuazione del Green Deal, per cui l’Unione Europea intende raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questo significa porre un definitivo stop agli F-gas, ossia gli idrofluorocarburi, responsabili dell’emissione di gas ad effetto serra. Per raggiungere tale obiettivo, l’UE ha deciso di vietare l’assistenza e la manutenzione dei condizionatori e di altre apparecchiature contenenti gas fluorurati a partire dal 2024. Per quanto non sia ancora del tutto definitivo, una delle idee avallate dal Green Deal è quella dell’obbligo di sostituzione degli 80% dei condizionatori considerati obsoleti e inquinanti a partire dal 1° gennaio 2024, che si identificano nei climatizzatori funzionanti con gas R410A, il quale appartiene – per l’appunto – alla famiglia degli idrofluorocarburi (composti contenenti cloro, dannosi per l’ozono atmosferico). Purtroppo, i climatizzatori di vecchia generazione non possono essere adattati al nuovo refrigerante R32, quindi sarà obbligatoria la loro sostituzione entro il 2025; se invece ti stai accingendo ad acquistare un nuovo climatizzatore, puoi approfondire la tematica tramite il D.P.R. 146/2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 9 gennaio 2019.Utilizzo razionale del condizionatore: qualche piccolo accorgimento per ridurre i consumi
- Preferire modelli in classe energetica A o superiore: permettono di risparmiare circa il 30% rispetto ai modelli in classe C; inoltre, se dotati di tecnologia inverter, il consumo energetico sarà ulteriormente diminuito;
- Chiudere porte e finestre durante l’utilizzo del climatizzatore;
- Tenere temperature interne più basse di soli 2 o 3°C rispetto alla temperatura esterna; talvolta, per abbassare la temperatura dei locali interni, può essere sufficiente utilizzare la funzione di deumidificazione;
- Utilizzare la funzione “timer” e la modalità “notte”, che riducono al minimo il tempo di accensione della macchina;
- Effettuare una corretta manutenzione.
Seguendo questi semplici passaggi ti sarà possibile risparmiare fino al 7% sulla bolletta elettrica!
Manutenzione
Una manutenzione corretta e programmata ti permetterà di mantenere il tuo apparecchio nelle migliori condizioni e, pertanto, di allungare la sua durata di utilizzo.
Le componenti principali su cui focalizzarsi sono: unità interna e filtri, motore esterno e gas refrigerante (attenzione: quest’ultimo step richiede l’intervento di un tecnico specializzato).
- Per unità interna e filtri utilizzare acqua tiepida e sapone/sgrassatore. Assicurarsi che il filtro sia ben asciutto prima di ricollocarlo al suo posto;
- Per il motore esterno: scopa/aspirapolvere per il grosso dello sporco, seguito da un panno umido con detergenti specifici.